La crisi climatica che stiamo attraversando si inserisce in uno scenario di disequilibrio più ampio, che comprende la crisi energetica e quella alimentare1. La triade costituita dall’eccesso di gas serra in atmosfera, dal declino del petrolio a basso costo e dalla sempre maggiore difficoltà di accesso ai beni alimentari primari caratterizza la nostra era e […]
Da queste considerazioni si comprende la necessità, non più rimandabile, di riconsiderare i criteri su cui si fonda l’attuale sfruttamento delle acque, su scala globale e locale, dal singolo cittadino alla società nel suo complesso. È di Vandana Shiva, fisica e attivista indiana, l’enunciazione dei nove principi della democrazia dell’acqua, che riportiamo qui di seguito […]
In questo scenario complessivo, oggi il 20% delle persone sulla Terra non ha accesso all’acqua potabile, il 40% soffre di carenza idrica. Secondo alcune stime, nel 2050 nel peggiore dei casi 7 miliardi di persone soffriranno di mancanza d’acqua, nel migliore saranno 2 miliardi1. I movimenti locali di resistenza alla privatizzazione, alla canalizzazione e allo […]
Un’altra modalità di sfruttamento dell’acqua come bene commerciale è quello della privatizzazione dei servizi delle infrastrutture di erogazione di acqua potabile, ovvero dell’acquisto da parte di imprese private, spesso multinazionali, dei diritti sulle forniture idriche. Il meccanismo della privatizzazione si fonda, nella prospettiva degli organismi transnazionali del mercato globale, sulla presunta maggior efficacia della gestione […]
Infine, l’acqua non viene soltanto incanalata, ma anche imbottigliata e venduta come prodotto di mercato, proprio come i tanti beni di consumo che contribuisce a produrre. La privatizzazione delle acque sorgive e il mercato dell’acqua in bottiglia, oggi sempre più diffuso nei paesi del Nord come in quelli del Sud del mondo, rappresentano un’altra via […]
Lo sfruttamento ad alta potenza dell’acqua avviene anche attraverso la costruzione di grandi infrastrutture in grado di incanalare enormi quantità d’acqua, da utilizzare come fonte energetica o per approvvigionare le megalopoli in continua crescita. È il caso delle grandi dighe cinesi e indiane, le quali hanno completamente stravolto, in modo irreversibile, l’ecosistema di intere regioni […]
L’agricoltura e l’allevamento intensivo, l’industria estrattiva e quella produttiva implicano l’utilizzo di grandi quantità di acqua in tempi molto ridotti, ben al di sotto dei tempi naturali di rigenerazione dei sistemi idrici. Questo utilizzo intensivo porta ad una progressiva degenerazione dei sistemi stessi, per inquinamento e dispersione. I prodotti del complesso agricolo-industriale sono tipicamente commerciati […]
Nel corso dell’ultimo secolo, con l’avvento e la diffusione dell’energia fossile ad alta resa e a basso costo, essenzialmente il carbone e il petrolio, e con lo sviluppo di un mercato internazionale sempre più esteso, l’accesso e la modalità di utilizzo dell’acqua sono cambiati radicalmente. In tempi recenti, a partire dagli anni novanta, con l’affermarsi […]
Fin dall’antichità l’uomo si è preoccupato di garantire giuridicamente l’eguale accesso all’acqua. Nelle Institutiones di Giustiniano, base del diritto romano e fondamento giuridico di molti Stati moderni, l’acqua è concepita come bene pubblico: Per legge di natura questi elementi sono comuni a tutta l’umanità: l’aria, l’acqua dolce, il mare, e quindi le sponde del mare. […]
La vicinanza all’acqua è sempre stata criterio fondamentale per la scelta dei luoghi più adatti alla fondazione di insediamenti umani, dai più piccoli villaggi sino alle grandi civiltà. Tanto che la radice del termine urdu abadi, insediamento umano, è ab, che significa acqua. Il rapporto con l’acqua è stato a lungo caratterizzato da un utilizzo […]